Il piacere dell’inattuale | 2005-2008
L’area in oggetto interessa le provincie di Treviso e Venezia, laboratorio di linguaggi, di
stratificazioni storiche e di processi accelerati di occupazione di suolo agricolo, subordinata
alle esigenze di mobilità di veicoli, merci e persone. Il patrimonio dell’identità urbana,
paesaggistica e antropologica è gravemente a rischio. Una parte del paesaggio agrario,
bonificata, presenta i segni della devastazione, dei mutamenti nell’agroeconomia e del nuovo
assetto economico e commerciale spostatosi in molti casi verso le zone costiere. Sui resti di
tali trasformazioni del territorio emergono segni e frammenti d’archeologia rurale: casali e
ruderi agricoli dove la vegetazione, come un virus, ha intaccato la struttura architettonica e
ne ha cambiato la morfologia stessa. Immediato nell’osservatore il rimando al passato,
all’esperienza del tempo, alla memoria, al fascino delle rovine, all’idea del sublime suggerita
da Piranesi e Goethe, alla rivelazione promessa da questa invasione di disordine e
devastazione. Il fascino che emanano questi corpi ibridi, territorio di sperimentazione tra
architettura e natura, materiale e vegetale, passato e contemporaneo investe chi guarda del
puro godimento dell’inattuale. Il piacere e l’emozione che si prova a guardarli sono di ordine
estetico, successivamente si avverte una distanza:
«quella fra un senso passato, scomparso e una percezione attuale, incompleta. La
percezione di questo scarto fra due incertezze, fra due incompiutezze è la ragione essenziale
del nostro piacere… La percezione di questo scarto è la percezione stessa del tempo,
cancellata in un batter d’occhio dall’erudizione e dal restauro (l’evidenza illusoria del passato)
come dallo spettacolo e dall’aggiornamento (l’evidenza illusoria del presente).»
Marc Augé ‘Rovine e macerie’. Il senso del tempo, Torino, 2004
Sembra quasi che la natura sappia custodire meglio dell’uomo i segreti del passato:
decadenti ma armoniosamente equilibrati, vestigia sepolte ma animate da una propria
interna vita vegetale e animale, straordinarie testimonianze di memoria, storia, cultura.
Godimento del tempo puro, puro piacere dell’inattuale.
Pubblicato nel numero di Marzo 2010 di Urbanautica
Pubblicato nel Novembre 2010 su New Landscape Photography